Lo strano culto delle navi da carico


Il culto delle navi da carico, più comunemente conosciuto come “il cargo cult“; fa parte di un movimento sociale e religioso degli abitanti della Malanesia, un gruppo di isole del Pacifico meridionale a nord-ovest dell’Australia, di cui fanno parte la Papua Nuova Guinea, Nuova Caledonia, Isole Figi e Vanuatu. I culti delle navi e degli aerei da carico ebbero inizio dalla crescente tensione fra le popolazioni tribali remote, e gli eserciti impegnati nella guerra nel Pacifico.

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Rambo rivive in Papua Nuova Guinea


La Papua Nuova Guinea, è la seconda isola più grande del mondo dopo la Groenlandia, è il regno della complessità, la cui estrema varietà ambientale si riflette nella frammentazione di popoli, di lingue, di costumi e di usanze come in nessun altro paese al mondo. E’ un caleidoscopio etnico, un mosaico linguistico e culturale: poco più di sette milioni di abitanti tra Papua Nuova Guinea e Irian Jaya nel loro insieme parlano quasi mille idiomi differenti, circa un quinto di tutti quelli parlati sul pianeta. Qui tra angoli di preistoria nascosti dal tempo e dalla natura, sopravvive ancora qualcosa dell’essere umano originario, colui che deve quotidianamente adoperarsi per risolvere i problemi relativi al cibo e alla sopravvivenza. Continua a leggere “Rambo rivive in Papua Nuova Guinea”

La visione dermica


La visione dermica o visione paroptica, è la presunta capacità di vedere con la pelle. Se fosse possibile accettarla come fatto reale, essa farebbe pensare che la pelle contenga dei fotorecettori o dei recettori sensibili ai differenziali elettrostatici. Alternativamente, non è escluso che la visione dermica sia un fenomeno paranormale. Uno degli esponenti più noti della visione dermica fin dagli anni 30; fu Kuda Bux, un attore di varietà pakistano che si è specializzato nel leggere, nell’andare in bicicletta e nel guidare l’automobile con gli occhi bendati.

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Le inondazioni secche


“Nel 1179 molti astrologi Orientali, Cristiani, Giudei e Arabi predissero per il mese di settembre del 1186 una grande congiunzione planetaria che come conseguenza avrebbe avuto la distruzione della terra, per la violenza dei venti, delle acque e delle tempeste.
Furono sette anni di profonda sofferenza, si dice, nessuno dubitò della fine del mondo ma non accadde nulla! ”           

Un’ analoga congiunzione planetaria si verificò a distanza di oltre 300 anni …”


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Le ambigue rovine di Nan Madol


In una zona remota dell’oceano Pacifico si trova uno straordinario sito archeologico quasi sconosciuto. Il suo nome è Nan Madol e partendo dall’Europa o dall’America occorrono decine di ore di volo per raggiungerlo. Si trova in Micronesia, su un isola chiamata Pohnpei (Ponapé), situata a oltre 1600 km a est di Guam. L’isola e’ distante centinaia di chilometri dalle terre più vicine, ed e’circondata da un’insidiosa barriera corallina che la separa dal resto del mondo. Se non si conoscono bene queste acque è difficile raggiungerla incolumi.

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L’antica religione indiana della nonviolenza


Circa un anno fa ho letto un bellissimo libro che si intitola” Nove vite”, che parla del vivo legame tra passato e presente in chiave religiosa nella società indiana. Da qui è nata la mia curiosità sullo Jainismo che è considerata una delle più antiche religioni del mondo. Lo jainismo è sorto dai medesimi ambienti eterodossi dell’India classica, nella piana del Gange del primo secolo avanti Cristo; ed è leggermente più antico del buddhismo ma molto simile. E’definito anche come il “pre-buddhismo”, pero’ di fatto è molto più esigente ed estremo. Il principio cardine dello Jainismo detto aparigraha; e nel credere che ogni legame provochi sofferenza; ciò comporta l’obbligatorietà del celibato o nubilato e della castità. Continua a leggere “L’antica religione indiana della nonviolenza”

Jesus Malverde il Santo dei Narcos


Nel nord-ovest del Messico, tra le montagne della Sierra Madre e l’oceano Pacifico, c’è lo stato di Sinaloa che è conosciuto come la “culla del narcotraffico”. La sua capitale dello stato, Culiacán, è la capitale della droga di tutto il paese. Una media di un paio di decessi per droga sono segnalati ogni giorno, e la violenza della droga tra polizia e bande di narcotrafficanti rivali è comune in città.

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Siberia: terra di santi di guaritori e di sette segrete


Con i suoi undici milioni di chilometri quadrati la Siberia è uno dei territori più vasti e remoti del pianeta. Per generazioni i russi lo hanno utilizzato come luogo di raccolta per tutti i generi di esuli religiosi e prigionieri. La prima cosa che bisogna pensare a proposito della Siberia, è l’idea di uno spazio vasto e desolato in cui vive pochissima gente. I russi lo hanno sempre visto come uno spazio vuoto che si trovava lì per essere colmato, ma purtroppo non ci riuscirono mai in quanto era troppo vasto! Non c’erano strade adatte per viaggiare per il paese; e questo ha contribuito al senso di isolamento che la comunità russa provava in questo ambiente freddo e ostile.

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INCONTATTATI


Forse non tutti sanno che sulla terra esistono ancora poche etnie che non hanno mai avuto contatti con la società civilizzata. Esempi di queste tribù si trovano in quattro continenti: Asia, Oceania, America settentrionale e America meridionale. Tali gruppi umani, pur essendo la loro conoscenza di indubbio interesse antropologico, non vengono contattati dagli studiosi per scelta di questi ultimi: potrebbero infatti contagiare gli indigeni con virus per i quali il loro sistema immunitario non è preparato e provocarne l’estinzione.

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